Titolo Proprio: Gedeone attacca i Madianiti
Autore: Ignoto
Identificativo: 12 et 13 [1] 2.45
Collocazione: c. 238 v.
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 71F354
Datazione Certa: 1587
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 10,5 x 17
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Descrizione:

L’incisione ricorre cinque volte all’interno del II volume del Flos Sanctorum e due volte nel III. È di difficile lettura, perché manca di attributi iconografici identificativi e si ripete in numerosi capitoli del Flos Sanctorum che trattano della vita di Capitani, Giudici, Sacerdoti e Profeti.
La terza volta compare alla carta 238 v, per accompagnare i due capitoli dedicati alla vita di Gedeone, giudice e capitano del popolo ebraico. Racconta il Villegas che dopo i quaranta anni di pace conseguenti la vittoria di Debora e Barac contro i Cananei, gli Israeliti si allontanarono nuovamente dai comandamenti di Dio e dalla sua protezione. Gedeone venne scelto da Dio per salvare il popolo e rimuovere l’idolatria. Seguendo l’ordine divino, Gedeone scelse trecento uomini e con loro si infiltrò nella città dei Madianiti sfruttando l’effetto sorpresa garantito dalla notte. È evidente in questo caso come il soggetto iconografico della xilografia rispecchi le parole dell’autore e quindi si ritiene l’immagine di natura didascalica, con titolo: Gedeone attacca i Madianiti. L’immagine, la cui resa è estremamente astratta, raffigura in primo piano in posizione quasi centrale il protagonista: un capo militare, vestito come un ufficiale romano che regge lo scudo con il braccio sinistro e nella mano destra porta un bastone. Indossa la spada alla cintura e la testa è coperta da un tipico elmo piumato che ricorda quelli usati dalle truppe spagnole del XVI secolo. Alla sua sinistra un esercito di soldati recanti lance e scudi: a costoro il protagonista sembra rivolgere un’arringa. La parte destra dell’incisione, invece, risulta occupata da architetture che ricordano una città medievale turrita, cinta da alte mura. L’incisione, come la maggior parte di quelle che si ripetono all’interno dei tomi, non è firmata, ma è possibile sia stata eseguita da un allievo di Pedro Angel: lo sfondo è il tipico fondale infatti di tutte le xilografie irmate con il monogramma P.A.


Bibliografia:

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